IPOTESI DI LAVORO E ANALISI AUTOMATICA DEI TESTI

L’obiettivo strategico dell’analisi automatica dei testi, con gli strumenti ormai consolidati della linguistica computazionale [1], della statistica linguistica, della statistica lessicale e di quella testuale [2], che comportano l’integrazione di metodologie critiche, cognitive, descrittive e quantitative, è di individuare nei cambiamenti del lessico le tracce dei cambiamenti in atto nella comunicazione politica, nella costruzione dei significati e nella definizione delle situazioni e decisioni politiche [3]. Una migliore definizione del ruolo della comunicazione nella “costruzione della realtà politica” può contribuire in modo significativo a comprendere meglio come vengono definiti gli obiettivi politici, con quali meccanismi vengono determinate le priorità e in che modo esse vengono sostenute e sollecitate nella prassi parlamentare [4].

La ricerca si propone di documentare la perdita di centralità delle “ideologie forti” e “razionali”, costitutivamente legate alla funzione istituzionale, a favore di una frammentazione e semplificazione del linguaggio politico e la costruzione di “ideologie deboli” sostenute dalla figura carismatica del leader. Su questa base si ritiene che il linguaggio politico contemporaneo, pur rispettando le tipologie classiche del discorso (informativo, persuasivo, narrativo) si sia in parte tecnicizzato, assumendo modalità strumentali, al punto che la dimensione ideologica che ne era la base di strutturazione fino agli anni ‘70 è stata sostituita da una dimensione più economica e pragmatica. Dall’inizio degli anni ‘90, in corrispondenza con la crescente complessità del sistema politico, anche in funzione delle scelte imposte dalla nascente Unione Europea, la “politica dei burocrati” ha comportato una diminuzione dell’interesse e dell’impegno, testimoniati anche dall’aumento dell’astensionismo elettorale. Il linguaggio, apparentemente non è più portatore di ideologie e le differenze programmatiche sfumano a favore di un pensiero unico che valorizza i condizionamenti della struttura economica a discapito dal dibattito etico-normativo. 

L’analisi delle strategie discorsive messe in atto dai diversi leader politici rende conto di questi mutamenti, anche nel recupero delle componenti emozionali, tipiche di questi ultimi venti anni, in cui la semplificazione del linguaggio punta anche a una semplificazione della politica e alla ricerca di un consenso sempre costantemente minacciato dalle crescenti difficoltà di fare fronte a problemi complessi e globali. Tutto questo appare evidente nella manipolazione del sistema pronominale in relazione alla distribuzione delle responsabilità politiche o nella formazione/consolidamento dell’identità [5]. Un ruolo significativo in questo processo di riadattamento ideologico del linguaggio è stato svolto dai media, in particolare della televisione: ad esempio, la ripresa in diretta televisiva dei dibattiti parlamentari ha certamente influito sull’organizzazione linguistica e retorica degli interventi in aula, così come le dichiarazioni politiche in contesti extra-parlamentari e le dirette streaming diffuse in Internet condizionano il confronto politico in generale. 

L’analisi statistica dei dati testuali è in grado di offrire una base empirica sistematica ad osservazioni compiute con l’analisi dei dispositivi retorici della comunicazione, integrando metodologie qualitative e quantitative che appaiono di importanza fondamentale in un approccio psico-socio-linguistico. 

[25/04/2019]




[1] Chiari I. (2007). Introduzione alla linguistica computazionale, Laterza, Bari, 2007.
[2] Bolasco S. (2013). L'analisi automatica dei testi. Fare ricerca con il text mining, Carocci, Roma.
[3] Laver M., Benoit K., Garry J. (2003). Extracting Policy Positions form Political Texts Using Words as Data, «American Political Science Review», 97, 2, pp. 311–331; Chiari I. (2005). Linguistica e informatica: la linguistica dei corpora in Italia, «Bollettino di Italianistica», 4, pp. 101-118; Monroe B.L., Schrodt P.A. (2009). Introduction to the Special Issue: The Statistical Analysis of Political Text, «Political Analysis», 16, pp. 351-355.
[4] Bara J., Weale A. & Bicquelet O. (et al. 2007). Analysing parliamentary debate with computer assistance, «Swiss Political Science Review», 13, 4, 577-605. [5] Wilson J. (1990). Politically speaking: The pragmatic analysis of political language, Basil Blackwell, Oxford.